Teatrino e Ottovolante

Alcuni tra i pezzi conservati al Museo sono di grande pregio, o per la loro rarità, o perché prodotti autonomamente dalle famiglie, o perché capaci di testimoniare il legame tra il semplice manufatto per l’infanzia e la cultura di un determinato periodo.

Siamo sicuri che la riproduzione in scala di un Ottovolante e il teatrino delle marionette sapranno stupire il visitatore!

Il modellino di ottovolante è stato realizzato dal tipografo Antonio Prècoma negli anni dal 1925 al 1930 con materiale di bicicletta (raggi, catena e luci) e tramite la tecnica del meccano. È composto di metallo, ferro, legno e tessuto. Aveva una finalità ludica, così come il teatro artigianale in legno smontabile e richiudibile in un cassone-palco in legno, è stato realizzato dall’artigiano Enrico Prosdocimi agli inizi del Novecento. Si compone di un cassone-palco, quattro fondali, quindici quinte- sipario, due quinte-sipario, tre cortine da boccascena, un arco scenico (tutti dipinti a olio) e ventisette marionette in legno e stoffa.

Questi due capolavori dell’artigianato ci raccontano l’attenzione che nel Novecento si comincia ad avere per l’infanzia, quando il “sentimento nuovo dell’infanzia” – così definito dallo storico francese Philippe Ariès – nasce in famiglia: i bambini, più curati e amati, interiorizzano una serie di valori come l’osservanza delle regole, il rispetto della forma, l’obbedienza, il conformismo sociale. Questo processo è influenzato anche dalle idee di Jean-Jacques Rousseau e del romanticismo pedagogico. Tuttavia il “sentimento” riguarda i ceti medio-alti della società, quelli che usufruiscono di giochi come il teatrino mentre l’infanzia dei bambini e delle bambine della classe proletaria o che vivono nelle campagne è ancora un’infanzia “breve”, precocemente avviata verso il lavoro. L’ottovolante però probabilmente era a disposizione di tutti i bambini della città di Padova.