La storia
Il primo progetto per istituire un Museo universitario dell’educazione lo si deve a Romeo Taverni, docente di Pedagogia a Padova dal 1882 al 1888. Nel breve periodo del suo insegnamento egli auspicò la raccolta di testi scolastici di ogni epoca, di disposizioni di legge in materia scolastica e di monografie relative alle singole istituzioni educative, al fine di fondare un Museo dell’istruzione pubblica. Come impianto, il progetto assomigliava a quello del “Museo di istruzione e di educazione” istituito a Roma nel 1874 dal ministro Bonghi ma già entrato in crisi pochi anni dopo la sua nascita. Secondo la mentalità del tempo, Taverni pensava ad un’ampia e articolata raccolta di fonti a stampa, propedeutiche alla realizzazione di una Storia dell’istruzione pubblica in Italia e ad essa guardava più con spirito di bibliofilo che di filologo e di storico. Egli auspicava inoltre la scelta di un luogo adatto all’ordinamento e alla conservazione di tutti questi materiali, al fine di assicurarne la fruibilità anche attraverso una minuziosa opera di classificazione e di catalogazione. Del materiale raccolto da Taverni non è comunque rimasta traccia, forse anche a causa della brusca interruzione del suo rapporto con l’Università di Padova.
Il progetto iniziale sarà ripreso, ma mai portato a termine, da altri docenti di Pedagogia, come ad esempio Giovanni Marchesini che tenne la cattedra nei primi trent’anni del Novecento, cui va riconosciuto il merito di aver creato una piccola “Biblioteca pedagogica” che accoglieva opere a stampa ma anche altri materiali di interesse educativo.
Una svolta concreta, si ebbe con il finire degli anni Ottanta del secolo scorso quando la Cattedra di Storia della scuola e delle istituzioni educative (tenuta dal professor Francesco De Vivo) iniziò concretamente a operare per la nascita di un Museo della scuola destinato a raccogliere fonti, non solo scritte, per favorire un approccio al passato educativo e scolastico più completo ed efficace. Grazie anche al sostegno dell’allora Dipartimento di Scienze dell’Educazione, iniziò così una raccolta di libri, quaderni, oggetti e reperti di vario genere relativi alle istituzioni scolastiche, dall’asilo d’infanzia all’università. In questo modo, il Museo non si limitava alla scuola ma si apriva a tutte le istituzioni e le forme educative: dalla famiglia alla chiesa, dal gioco al lavoro al tempo libero. Il Museo della scuola diventava così il Museo dell’Educazione.
Nel 1993 il Museo dell’Educazione viene formalmente costituito dall’allora Dipartimento di Scienze dell’Educazione. A partire dal 1997 al Museo viene assegnata una stanza nello stabile denominato ex-ECA (Ente Comunale di Assistenza) sito all’angolo tra Via degli Obizzi e via S. Martino e Solferino. Tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002 è assegnato al Museo l’intero ultimo piano, dove è stata ricostruita l’aula storica e sviluppato il nuovo percorso espositivo.
MUSEO DELL’EDUCAZIONE - MudEd
Via degli Obizzi, 23 – 35123 Padova
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