Scuola del lavoro

In Italia l’apprendimento di un lavoro si è svolto per secoli nelle botteghe artigiane. L’allievo osserva, aiuta, imita e impara prima di produrre una prova finale. L’apprendistato è quindi un modello di apprendimento che solo nell’Ottocento verrà sostituito con le Scuole tecnico-professionali.

Si passa allora dall’esperienza alla conoscenza, dal fare alla conoscenza applicata, dalla segretezza delle Corporazioni ad una metodologia condivisa, dall’apprendistato alla scuola con i libri di testo. Nascono così le prime Scuole di formazione professionale organizzate dallo Stato o da istituzioni locali, ed anche da educatori cattolici come don Bosco. Solo nei primi anni del Novecento si sviluppa l’istruzione tecnica e professionale post-elementare che in un primo momento dipendeva dal Ministero dell’Agricoltura Industria e Commercio. Nascono così in Italia, come in molti altri Paesi europei, due scuole: quella della cultura riservata a pochi e quella tecnico-professionale per i figli del popolo.

Al Museo sono conservati sia attrezzi da lavoro, sia saggi finali delle scuole professionali. Per quanto riguarda i lavori donneschi presenti nella scuola nella prima metà del Novecento, il Museo conserva, ad esempio, la macchina da cucire a pedale Singer in ferro e legno del 1903, un busto sartoriale con piedistallo in legno, una valigia con materiale da sartoria, la stecca curva in legno, telai con merletti e campioni di punto maglia e cucito. Per i lavori maschili di falegnameria si possono vedere un tavolo da lavoro in legno, una martellina in metallo e legno, una pialla bordatrice, una sponderuola, un martello in legno da falegname, un archetto in ferro e uno da traforo, una lima a tre facce, un trapano per traforo e vari pennelli. Infine fanno parte delle collezioni una cucinetta economica in metallo e una credenzina in legno di abete: si tratta di miniature che venivano eseguite come saggio finale del periodo di apprendistato svolto dai ragazzi presso gli artigiani. In un secondo momento sono diventati giocattoli, acquistati dai genitori per le bambine.

Vieni al Museo a vedere come si imparava un mestiere un tempo!